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STORIA DEL COMUNE DI CERKLJE

 

Un tempo Trnovlje

 

Cerklje viene menzionata nei documenti per la prima volta a metà del XII secolo come Trnovlje e con il nome attuale dopo il 1239.

 

Il luogo, che si estende tra una pianura di campi colorati e colline movimentate, è un vero parco di diversità di caratteristiche naturali e geografiche del mondo alpino e di pianura con un ricco patrimonio culturale.

 

Dove oggi sorge la chiesa di Cerklje un tempo il luogo era ricoperto di roveti dove i pastori trovarono l'immagine di Maria. Poiché pensavano che il roveto non fosse un punto adeguato per Maria, portarono a casa l'immagine. Tuttavia, l'immagine tornò nello stesso posto del ritrovamento e così decisero di costruire qui una cappella che venne chiamata Maria del roveto, e il posto Trnovlje. Più tardi al posto della cappella venne eretta una chiesa dedicata all’Assunzione di Maria e accanto altre due più piccole. Per via delle tre chiese vicine il luogo iniziò ad essere chiamato Cerkve (Chiese) e nel dialetto della Gorenjska divenne Cérkle.

 

Abitata già nell’età antica

 

I siti archeologici di Šmartno e di Krvavec testimoniano della storia dell'insediamento di questa zona già nell’età antica. Dei dodici castelli medievali della zona del Comune di oggi, il castello di Strmol è l'unico che è sopravvissuto fino ad oggi. Tra le numerose chiese a Cerklje, oltre alla chiesa dell’Assunzione di Maria, la più famosa è la chiesa dell'Annunciazione nell’ex monastero con catacombe e la statua di Maria più antica della Slovenia. Nel centro di Cerklje c'è il Parco delle rimembranze dedicato ai personaggi che hanno lasciato un’importante impronta culturale e storica al luogo.

 

Nei reperti archeologici dell’area del Comune di oggi, sulle terrazze sotto la chiesa di Santo Stefano, vi sono tracce che risalgono alla più antica età della pietra (come una stazione abitativa all'aperto), come confermano gli oggetti ritrovati provenienti da diversi tipi di rocce. Gli insediamenti neolitici (V e VI secolo) erano cosparsi densamente lungo le pendici della montagna sopra il campo di Cerklje. Il sito archeologico Gradišče presso Stična vas è considerato l'insediamento neolitico meglio conservato della Gorenjska (Alta Carniola). I Celti portarono un nuovo approccio coi metalli, incluso il ferro, tuttavia non riuscirono a influenzare in modo particolare lo sviluppo del luogo. Lo sviluppo di nuovi tipi di strumenti, la conoscenza e la scoperta di nuovi materiali per la lavorazione ha portato a un modo più affidabile di ottenere cibo: l’agricoltura e l’allevamento.

 

Dal V secolo in poi, si assiste a una forte migrazione dei Visigoti e degli Unni. Nel 476, Odoacre spodestò l'ultimo imperatore dell'Impero occidentale, Romolo Augusto. Quando gli Ostrogoti sconfissero Odoacre dopo 17 anni, dominarono per mezzo secolo l'Italia settentrionale rinnovando lo stile di vita romano. Sotto l'imperatore bizantino Giustiniano, i Longobardi occuparono il territorio della Slovenia con una forte base a Kranj. 

 

Testimoniano della vita delle persone di quest’area tra l’VIII e il X secolo gli scavi nelle vicinanze della chiesa di San Martino a Šmartno e intorno alla chiesa di San Giovanni Battista a Zgornji Brnik, dove sono state scoperte sei vecchie tombe di antichi slavi. Il margravio Popon morì intorno al 1101 senza discendenti maschi. La figlia maggiore Sofia si sposò con Bertold I della famiglia dei conti bavaresi di Andechs, il loro figlio Bertold II ereditò la maggior parte dei possedimenti del nonno in Carniola e in Istria. Nel 1132, la contessa Sofia lasciò per pace della sua anima "predia multa in Monte S. Stephani in Carneola et 2 curias ibidem" ("molte proprietà sul monte Santo Stefano e due castelli pure lì") al monastero benedettino di Diessen. Questo dono, trascritto dal canonico Luitpold nel Necrologio, è la prima citazione del posto scritta dell'attuale Comune di Cerklje, anche se Cerklje viene menzionata già nell'XI secolo come arci parrocchia, come conferma il documento rilasciato dal duca Bertold.

 

Sviluppo dell'agricoltura e dell'artigianato

 

Dall'XI secolo iniziò lo sviluppo dell'agricoltura e dell'artigianato agricolo in quest'area. Un fattore economico importante è stato la coltivazione di colture, dei pascoli e l’allevamento. Anche Valvasor scrive sull'allevamento e il commercio di cavalli: allevano "eccellenti cavalli e producono molte coperte, manti e coltri per i cavalli". Si commerciava specialmente durante le sagre o durante altre grandi feste quando si radunavano molte persone dai luoghi vicini.

 

Una particolare attività era la cottura delle ciambelle salate di Velesovo. Queste ciambelle salate, dure e saporite erano destinate ai pellegrini come leccornia. Originariamente venivano preparate solo nel monastero femminile, dove le suore avevano portato la ricetta da Vienna. Dopo l'abolizione del monastero, la loro preparazione venne assunta da alcune case come una attività artigianale locale ma che venne sospesa a causa della mancanza di farina di grano adatta. Oggi, continuano la tradizione di questa preparazione secondo la ricetta del XVI secolo nel panificio di ciambelle Jagodic a Vodice.

 

MONUMENTI CONSERVATI DEL TEMPO PASSATO: LA VITA DELLA CERKLJE DI UNA VOLTA

 

Scoprite come a Cerklje un tempo vivevano i ricchi cittadini, gli agiati albergatori, gli intraprendenti agricoltori e apicoltori. Visitate la villa dell'ex sindaco di Lubiana, Ivan Hribar, e la possente casa Petrovec nel centro di Cerklje. Per uno spettacolo completo e come una piacevole particolare esperienza si consiglia di visitare anche il Museo dell’apicoltura e contadino Strupi a Spodnji Brnik.

 

La villa di Hribar con stanza museo, centro di Cerklje 

 

Il famoso sindaco di Lubiana, Ivan Hribar, acquistò l’allora casa Lukež nel 1886 e la risistemò diventando la sua residenza estiva preferita. La villa estiva rappresenta una cultura abitativa di alto livello della seconda metà del XIX secolo, caratterizzata dallo stile storico dell'epoca con cornici classiche delle finestre e una facciata in legno riccamente decorata. La specialità della casa era un'installazione elettrica sopra l’intonaco, la prima a Cerklje, che era stata installata dentro la casa, dopo la costruzione della centrale elettrica nel 1924, da Čimžar Fredi, un immigrato proveniente dall’America. La parte centrale della villa, la stanza museo e il parco sono gestiti dalla Gorenjska banka d.d. ed è possibile visitarli previo accordo con L’Ente del turismo di Cerklje.

 

Si può visitare la casa di Hribar previo accordo al numero di telefono 04 20 84 239 o per mail all’indirizzo: dasa.toman-touruk@gbkr.si.

Foto: Janko Dermastja

 

La casa di Petrovec, centro di Cerklje

 

La possente casa in muratura di Petrovec con una ricca facciata e affreschi ha raggiunto l’aspetto attuale nella metà del 19 secolo come testimonia la data scolpita nel portale, ossia il 1863. E in quel tempo i suoi proprietari iniziarono anche a dedicarsi alla attività di ristorazione. La casa è diventata un testimone eloquente sul modo di vivere e la mentalità dei ricchi contadini. Oggi presso la casa Pr’ Petrovc', che un tempo era una casa residenziale- artigianale dove c'era anche una locanda fino alla seconda guerra mondiale, opera anche un centro di informazioni turistiche, una galleria, un museo e una biblioteca. Nel museo si possono visitare una collezione archeologica ed etnologica. La collezione archeologica mostra i siti archeologici di Šmartno, mentre la collezione etnologica del museo presenta oggetti provenienti da una collezione privata. Nella galleria della casa Petrovec vi sono dipinti, sculture e altre mostre che rappresentano la creatività di singoli individui o dei membri di varie associazioni. 

 

La casa Petrovec è aperta:

- martedì - venerdì: 9.00 - 17.00

- sabato: 9.00 - 14.00

- di lunedì, domenica e festivi chiuso 

 

 Foto: Arhiv Zavoda za turizem Cerklje

 

Museo dell'apicoltura-contadino Strupi, Spodnji Brnik

 

Nel museo dell'apicoltura-contadino privato vi condurranno con piacere lungo la storia dello sviluppo dell'apicoltura. Nelle stanze della antica casa rinnovata vi guideranno lungo il corso del tempo una ricca collezione di arnesi provenienti dall’attività di apicoltura e di arnesi contadini. Con gli oggetti esposti, come vasellame in terracotta e altri oggetti utili e anche accessori da ciabattino, viene presentata la tradizione della vita contadina di un tempo. Nel museo si trova un negozio carino dove si possono comprare diversi tipi di miele locale, propoli, polline, acquavite al miele e prodotti a base di cera d'api.

 

È possibile visitare il museo previo accordo col signor Franci Strupi al n. di tel. 031 663 001.

 

Foto: Arhiv Zavoda za turizem Cerklje

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